In relazione agli idonei non rientranti nello scorrimento della graduatoria per il concorso a 501 posti da vice ispettore, a fronte della situazione attuale e visto il contesto, abbiamo chiesto la possibilità (anche approntato una modifica normativa) di poter prendere anche quei pochi rimanenti, circa 150 colleghi rimasti fuori.
Con riferimento al concorso in atto per 263 vice ispettori, per i quali l'amministrazione vorrebbe far ripartire la prova orale in videoconferenza presso le questure a partire da luglio, invocando le difficoltà che oggettivamente stanno riscontrando molti colleghi alla preparazione dell'esame orale, anche in virtù delle diversità professionali territoriali, abbiamo chiesto la possibilità di far sostenere questa prova su una tesi così come già sperimentato per i corsi per commissari.
Il Capo, pur mantenendo ferma la sua visione di necessaria dignità degli esami e riconoscimenti, si è detto favorevole a questa ipotesi, invitando il Direttore centrale delle risorse umane ad un approfondimento sia in tal senso, sia sulla possibilità di un recupero del colleghi rimasti fuori dai 501.