Caro Franco, potrei partire dalla fine dicendo che, dopo molti anni, sono tornato da dove ho iniziato ma, mi sento in dovere di darti alcune spiegazioni.
Quando ho cominciato a fare sindacato ci credevo, questo non vuol dire che oggi non ci creda più ma, sono cambiate molte idee e convinzioni.
Ho pagato molto per la mia attività e, pur cambiando molte volte bandiera ,sono rimasto sempre fedele al concetto che il sindacato va fatto per difendere i colleghi prima da loro stessi e dal loro masochistico servilismo e, poi, dagli abusi e soprusi di quest'amministrazione figlia di compromessi sempre più' squallidi ,che si prostituisce al politico di turno senza nessun rispetto per i nostri sacrifici e per la divisa che anche loro dovrebbero indossare. Oggi , come puoi vedere, dopo i fatti di Milano tutti a lodare la Polizia di Stato ed i colleghi della Volante ma ,quando abbiamo avuto bisogno ,ci hanno sempre voltato le spalle. Molti sindacati ed "addetti ai lavori", se avessero la coscienza pulita, dovrebbero chiedersi come mai a Milano , c'era un capo-pattuglia Agente Scelto ed un Agente in prova come autista, ma è andata bene questa volta e speriamo che sia sempre così. Il Sindacato ha il dovere di far rispettare il sacrificio degli uomini della Polizia di Stato sempre, non solo quando conviene a qualcuno politicamente . Se ci avessero rispettato fino in fondo, avremmo avuto mezzi e stipendi adeguati , uomini sulle volanti con almeno 15 anni di servizio, proprio come era quando abbiamo cominciato noi, dove i componenti della volante di Sesto San Giovanni avrebbero fatto i gregari, proprio per maturare quell'esperienza che può servire a salvarti la vita in quelle circostanza. Onore a loro comunque e grazie a Dio che li ha protetti. Credo ancora nel Sindacato e nella Polizia di Stato ma è nelle mani sbagliate e, forse,come dicevano i vecchi, si stava meglio quando si stava peggio. Io sono entrato nel 1990 ed era tutto diverso. Il Sindacato deve proteggere i colleghi ma, sai ,alla fine quello che conta è la tessera perchè i numeri servono per contare nella stanza dei bottoni, al Ministero , altrimenti come ci difendiamo? Come ho detto prima ,ho pagato molto , anche per scelte sbagliate , certo , ho avuto anche qualche cosa in cambio dall'Amministrazione ma, proprio quando non poteva fare altrimenti. Pero sai, poi alla fine tutto torna ed anche ad Avellino su qualche funzionario ho avuto ragione. avrai visto in televisione su Canale 5. Quando sono andato via dal PNFI pensavo che ogni sindacato potesse essere una famiglia, ma non era cosi, pensavo che per far sindacato servissero molti numeri, ma non è così'. Ho visto lo squallore di certi sindacati e l'ho toccato con mano, sotto ogni ruolo possibile. Il peggio l 'ho vissuto da Segretario Generale in un sindacato che mi vergogno anche di nominare. Da cinque mesi sono a casa a causa di un epicondilite che non riesco a curare o, almeno, non posso curare con terapie convenzionali ed in questo periodo ho avuto modo di sviluppare quello a cui da quasi un anno pensavo : oltre ai numeri serve la volontà di raggiungere un obiettivo e coerenza, senza fare a pugni con la propria coscienza. Avevo già pensato di iscrivermi al PNFD per aver mutato in questo anno convinzioni politiche ed amicizie extra amministrazione. Ho conosciuto qualche settimana fa Filippo Ortenzi ed abbiamo parlato delle nostre idee partendo ovviamente dalla Chiesa: anche se in questo abbiamo idee divergenti, per molti aspetti ci siamo trovati molto vicini per le idee politiche e, parlando di partiti e sindacati, é venuto fuori il tuo nome.Franco non mi servono poltrone nuove , non mi servono aiuti particolari , ormai in Questura ad Avellino sono nemico giurato del SIULP e qualsiasi cosa faccia o dica, sono sempre sotto i riflettori, ma non mi piego. Non ho bisogno di saltare notti perchè sono all'Anticrimine, lo faccio per convinzione e per chiudere il cerchio della mia storia sindacale. Alla fine la verità la trovi sempre all'inizio delle tue esperienze. Ho scritto dei messaggi ad Antonio per portarlo a conoscenza della mia iscrizione e gli ho detto le stesse cose che ora dico a te. Non voglio portare scompiglio e confusione, conosco Giuseppe Repole e lui pensa di conoscere me, sono molti anni che cercava di diventare Segretario Generale e sono contento che lo sia diventato con il PNFD, per questo sono a disposizione tua e sua. Posso tranquillamente rimanere un semplice iscritto, non ho bisogno di andare nemmeno alle convocazioni - visto che ho sempre pensato che questi luoghi servano solo per rettificare quello che due o tre sindacati decidono in separata sede - perchè servono solo se deve essere contestata qualche cosa. A me piacerebbe fare il Di Maria (quando era con noi ovviamente) della situazione, scrivere e contestare dove serve l'amministrazione e portare tutto a conoscenza dei colleghi perchè si sveglino dal torpore in cui vivono ma, come ho detto, sono pronto a fare l'iscritto per non creare problemi e malumori e, cosa più importante, vorrei riconquistare la fiducia del PNFD per cui qualsiasi cosa deciderai andrà bene. Ti ringrazio e faccio gli auguri di buone feste a te ed alla tua famiglia.
27/12/2016
Grigorij.A.Iandolo (Angelo)