Polizia Nuova Forza Democratica
La Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione ha comunicato che il
prossimo 8 novembre prenderà avvio il 204° Corso di
formazione per allievi agenti articolato in otto mesi residenziali
dall’ 8 novembre 2018 al 7 luglio 2019 e in quattro
mesi di applicazione pratica presso gli Uffici/Reparti di
assegnazione dall’8 luglio 2019 al 7 novembre 2019.
Al corso è prevista la partecipazione complessiva di 491 allievi
agenti, così suddivisi:
Comunichiamo che in data 8 novembre 2018 saranno avviati alla frequenza del 204° corso di formazione nella Polizia di Stato nr. 459 idonei non vincitori e n.30 ricorrenti, per un totale di 489 Allievi Agenti della fascia di voto 09,625 del concorso pubblico a 1.148 posti da Agente della Polizia di Stato. Per quanto concerne lo scorrimento della graduatoria del suddetto concorso per Agente, se vi sarà la preventiva copertura finanziaria da parte del M.E.F., saranno convocati per sostenere le prove psico-fisiche ed attitudinali gli idonei con la votazione a partire da 09,50 fino a 09,375 compresa.
Riportiamo un articolo da poco presente sul sito poliziadistato.it inerente le
nuove procedure per partecipare ai futuri concorsi:
“La polizia ha aderito da tempo al sistema Spid (Sistema Pubblico
d’Identità Digitale) che si realizza mediate l’identificazione digitale di
quanti partecipano ai concorsi per l’ingresso nei ruoli della Polizia.
Per realizzare tale innovazione i partecipanti ai concorsi dovranno munirsi
di una Posta elettronica certificata (Pec) ed ottenere le credenziali Spid
presso un Identity provider per la presentazione e la ricezione di
comunicazioni e notifiche.
La Polizia di Stato prossimamente si appresta a bandire due concorsi per
l’arruolamento e ha adottato, appunto, le procedure telematiche per la
semplificazione degli iter concorsuali.
Un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 81 posti della
carriera dei medici della Polizia di Stato. Per la partecipazione sono
richiesti i seguenti requisiti:
Con la presente,
intendo chiarire (solo a coloro che non lo avessero ben compreso) che questa
O.S. non è nata per servire il singolo – per scopi esclusivi – ma per essere
utile all’intera categoria, combattendo (politicamente) a fianco di chi subisce
soprusi da parte dell’Amministrazione e proponendo a quest’ultima ed alle
Autorità competenti, ogni utile suggerimento e/o contributo, per migliorare le
condizioni della nostra categoria.
Ciò detto, chi
si è iscritto per ottenere – unicamente – aggregazioni, trasferimenti e
benefici di carattere personale e ribadisco – solo ed unicamente per questo –
fa bene o bene ha fatto a cambiare sigla sindacale. Non
siamo sicuramente un sindacato di comodo, anzi, spesso creiamo scompiglio lì
dove ce né bisogno, nell’interesse di tutti noi, rimettendoci a volte in prima
persona, denunce e necessarie conseguenti spese legali.
Tutto ciò non ci
spaventa, siamo nati proprio per questo. Per lottare seriamente ed avere ideali
in un campo che sovente, sembra dimentichi lo scopo che il Sindacato deve avere
o forse lo ha dimenticato strada facendo.
E’
vergognoso verificare ogni anno quanto l’ingratitudine, di quelli maggiormente
da noi aiutati, possa voltarti le spalle solo perché qualcun altro ha probabilmente
offerto “mari e monti”.
Noi non offriamo
“chimere”; abbiamo i piedi per terra e mai penseremmo di prendere in giro un
collega che vive già tante problematiche per le attività particolari che svolge
nella Polizia di Stato.
Per questo
motivo riteniamo che, coloro che amano farsi raggirare, aprano gli occhi o
quanto meno si guardino allo specchio per vergognarsi di quello che hanno
voluto credere o per essersi fatti così facilmente raggirare.
Chiedo scusa per
lo “sfogo” che ogni anno – purtroppo - sento il bisogno di fare in quanto
“tradito” da chi meno te lo aspetti (evidentemente anch’io, nonostante l’età,
sono ancora un sognatore) ma sentivo la necessità di estrinsecare, ancora una
volta, il mio pensiero.
Un grande e
caloroso benvenuto ai nuovi iscritti di quest’anno (che per fortuna aumentano)
ed un augurio di buon lavoro a tutti Voi con un proficuo proselitismo.
Napoli,
24.10.2018
Il Segretario Generale Nazionale Agg.
Carlo Aliberti
Firma
originale agli atti di questa Segreteria
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I tempi per la liquidazione della buonuscita sono davvero
troppo lunghi.
La seconda Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, a seguito di
un ricorso contro l’eccessivo dilazionamento della buonuscita, ha sospeso
il giudizio e trasmesso gli atti alla Corte Costituzionale.
Nell’ordinanza di rinvio alla Consulta disposta dai Giudici del Tribunale
di Roma, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 10 Ottobre 2018, si
legge che una corresponsione dilazionata e rateale del trattamento di fine
servizio può essere disposta in via congiunturale e programmatica, comunque
temporanea, con specifico riferimento alla gravità della situazione economica
in un determinato periodo di crisi del Paese ma e non in via generale,
permanente e definitiva, come invece avviene oggi.
Nel 2010-2011, il Governo Berlusconi,
invocando esigenze di contenimento della spesa pubblica, aveva rallentato i
processi di liquidazione in favore dei dipendenti del pubblico impiego che
vanno in pensione.
La legge di stabilità per il 2014 del Governo Letta, ha ridotto
ulteriormente l’importo della quota di buonuscita liquidabile in unica
soluzione, portandolo dai 90.000 euro previsti a 50.000.
Sono stati anche allungati i tempi di pagamento in base alle ragioni
della cessazione del rapporto di lavoro. Attualmente sono previsti, infatti,
diversi tempi di attesa per l’erogazione del trattamento in relazione ai motivi
della cessazione del rapporto di impiego.
Si va da un minimo di 105 giorni, in caso di decesso o inabilità, ad un
massimo di oltre 2 anni per casi come la pensione anticipata a domanda.
Nel settore privato i tempi per la liquidazione sono molto più rapidi, uno
o due mesi a seconda delle categorie.
I dipendenti pubblici compresi i lavoratori del Comparto Sicurezza e
Difesa, soggiacciono alla rateazione.
Il pagamento, per coloro che hanno cessato il rapporto di lavoro perché
raggiunti i requisiti della pensione, avviene, come chiarito dalla circolare
Inps n. 154 del 17 settembre scorso, in questo modo: